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La nascita di Federico II a Jesi |
Nipote di Federico Barbarossa, figlio dell' Imperatrice Costanza, padre di Manfredi e nonno di Curradino di Svevia, Federico II di Svevia (Jesi, 26-12-1194 - Castel Fiorentino, 13-12-1250) è uno dei più grandi uomini politici della storia d'Italia. Oggi, ancora, ce lo sogneremmo, un personaggio come lui... Ma pazienza: la fine del mondo non è ancora arrivata!
Dante, sem duvida, sente por ele, ghibellino e herético presumido ("Com mais de mil aqui me igualo, entre eles o segundo Federico" - Inf, X, 118 -119 - Trad. Jorge Wanderley), uma admiração não disfarçada. No canto III do paraíso, introduzindo a figura da mãe dele, Constância de Altavilla, (espírito que faltou com os votos), Dante, por meio de Piccarda, assim se expressa: "É a excelsa Constância, a que radia: deu de Suábia ao imperador segundo herdeiro, em que extinguiu-se a dinastia" (Par, III, 40-43 trad. J.X. Pinheiro). Em outras palavras, elogia o soberano abertamente como tendo sido liberal e iluminado. Mas a Comédia era, antes de tudo, uma obra de caráter moral...
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Incontro di Dante con Costanza. (Dis.di Piero Bagnariol - A Divina Comedia HQ) |
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La corte di Federico II |
Isso porque o povo, e não apenas o povo, queria a prova de que era um parto de verdade e não um embuste... Muitos, de fato, esperavam ocupar o Reino da Sicília, em caso de 'Vacatio Imperatoris', de falta de herdeiros naturais, in primis Santa Romana Chiesa (não teria sido nem o primeiro nem o último caso)...
Tutto, del grande Federico, è avvolto da un alone leggendario, in bilico fra magia, mito, stregoneria, magnanimità ed efferatezza (ed in tutto c'è almeno un po' di vero); tutto, a partire dalla sua nascita. La madre, ormai molto avanti con gli anni, riuscì, quasi miracolosamente, a restare incinta, e a dare al marito, Enrico VI, Sacro Romano Imperatore, il tanto atteso erede. Colta dalle doglie nelle Marche, in viaggio verso la Sicilia, ove si trovava il marito, si fermò a partorire a Jesi, e dovette farlo in una pubblica piazza (beninteso al riparo di un baldacchino... ).
Ciò perchè il popolo, e non solo il popolo, pretese la prova che si trattasse di un parto, e non d'una messinscena... Molti infatti, ambivano ad occupare il Regno di Sicilia, in caso di 'Vacatio Imperatoris', di mancanza di eredi naturali, in primis Santa Romana Chiesa (non sarebbe stato né il primo né l'ultimo caso)...
Tendo ficado órfão do pai com três anos (e uma lenda guelfo-católica da época sustentava que ele o teria sufocado; veja só estes guelfos!), teve diversos tutores, entre os quais vários padres. Sua relação com a Igreja foi um bobe-desce de amores, alianças, ódios, guerras, excomungas e remissões das mesmas, por toda vida...
Será suficiente lembrar que, quando um ano depois morreu também da mãe, esta estabeleceu no testamento que o pequeno ficasse sob a tutela do Papa (Inocêncio III), com um belo montante de trinta mil talentos de ouro. Pelo incomodo, diríamos hoje; na verdade com a esperança de que Inocêncio ficasse satisfeito e não esticasse as garras sobre o reino...
Esperança vã, já que Inocêncio e os sucessores tentaram repetidamente o feito de diversas formas e em diversos momentos... Mas o jovem, crescendo, demonstrou ter um caráter nada remissivo. De fato, morreu ainda Imperador, apesar de, nesta altura, o reino já estar vacilando.
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Castelloursino, Catania. Eretto da Federico II |
Rimasto orfano a tre anni del padre (e una leggenda ... guelfo-cattolica dell'epoca sosteneva che lo avesse soffocato; guarda un po' questi Guelfi!), ebbe vari tutori, fra cui non pochi preti. Il suo rapporto con la Chiesa fu un'altalena di amori, alleanze, odii, guerre, scomuniche e remissioni dalle stesse, per tutta la vita...
Basti dire che, quando un anno dopo morirà anche la madre, questa dispose per testamento che il piccolo fosse sotto la tutela del papa (Innocenzo III), con la bella sommetta di trentamila talenti d'oro. Per il disturbo, si direbbe oggi; in realtà nella speranza che Innocenzo si accontentasse, e non allungasse gli artigli anche sul Regno...
Vana speranza, giacchè Innocenzo ed i successori ci provarono, eccome, in vari modi ed in più riprese... Ma il giovane, crescendo, dimostrò un carattere tutt'altro che remissivo. Morì, infatti, ancora Imperatore, sebbene il regno già traballasse.
Di li a poco, infatti, Santa Romana Chiesa ci riprovò, con pieno successo, sia con il figlio, Manfredi (cui Dante dedicherà uno straziante omaggio postumo in Purgatorio), che con il nipote Corradino, del cui scempio (decapitato a soli sedici anni dagli Angioini a Napoli), Dante stesso sciverà due versi in sua memoria, sarcasticamente sprezzanti contro Carlo D'Angio', il carnefice: "Carlo venne in Italia, e per ammenda / vittima fè di Corradino... (Purg, XX, 23-24).
Mas voltemos a Frederico, ao seu secretário-primeiro ministro Pier delle Vigne e à tragédia final... Pier delle Vigne não foi, com certeza, isento de culpas, primeira entre todas a de penetrar tão profundamente no coração de Frederico, ao ponto de excluir todos os outros. Até àquele momento, o Príncipe iluminado tinha conseguido, de fato, criar uma monarquia constitucional, confiando a pessoas excelentes a gestão de importantes questões administrativas. Mas a chegada de Pier delle Vigne, marcou o 'começo do fim'. Confiou nele cegamente e, talvez por isso também, sofreu a mais humilhante derrota em Parma, em 1248. Os parmenses, sitiados havia tempo, aproveitaram de uma saída dele para uma caçada e destruíram exercito e acampamento...
Ma torniamo a Federico, al suo segretario-primo ministro Pier delle Vigne, ed alla tragedia finale.
Pier
delle Vigne sicuramente non fu esente da colpe, prima di tutte quella
di penetrare così a fondo nel cuore di Federico, da farne escludere
tutti gli altri. Fino a quel momento, infatti, l'illuminato Principe
aveva saputo creare il prototipo di una moderna monarchia
costituzionale, affidando ad eccellenti persone la gestione di
importantissime funzioni amministrative. Con Pier delle Vigne, invece,
fu l'inizio della fine. Si fidò ciecamente di lui e, forse anche per
questo, patì la più umiliante e grave delle sconfitte a Parma, nel 1248.
I Parmensi, da tempo assediati, approfittando di una sua sortita a
caccia, distrussero esercito ed accampamento ...
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Casteldelmonte (Puglia). Il castello ideale |
Bem que o avô dele, o grande Barbarossa, tinha avisado, e mais de uma vez: é melhor ficar longe da Itália. O mais longe possível!
L'ira
di Federico si riversò anche sul tanto amato segretario, accusato (ed è
storicamente vero!), di tresche con il papa... Il resto lo sappimo dal
precedente articolo di questo Blog..
Il
13 dicembre 1250, a Castel Fiorentino, nell'amatissima Puglia, Federico
II morì, probabilmente avvelenato, per un attacco di dissenteria ...
Eppure suo nonno, il grande Barbarossa, lo aveva detto, e più volte: dall'Italia, meglio stare lontani. Il più possibile!
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